Stile di Corsa: qual’è quello corretto?

Lo Stile di corsa corretto esiste? Nì! Se ci basassimo solo sui grandi atleti potremmo trovare delle grandi differenze: paragona un Moses Mosop ad un Emil Zatopek! L’uno il contrario dell’altro; la perfezione contro lo scoordinato! Ovvio che qui parliamo di eccezioni…di grandi campioni!

Ma l’eccezione conferma la regola…non è la regola!

stile corsaI migliori risultati per i comuni atleti e mortali amatoriali si hanno unendo varie componenti: allenamento corretto, alimentazione, giusto riposo e stile di corsa corretto! Ovvio che ci sono delle differenze individuali ma prendendo spunto dall’elitè keniana possiamo anche renderci conto che delle caratteristiche comuni ai più grandi atleti ci sono. Perché non prendere spunto?

I risultati di importanti studi scientifici applicati alla biomeccanica del Running hanno visto come le caratteristiche più importanti da tenere in considerazione nello stile di corsa sono:

  • Ampia escursione articolare dell’anca in estensione;
  • Ampia escursione articolare del ginocchio in flessione dopo lo stacco del piede dal suolo;
  • Flessione plantare accentuata a gamba semi-estesa dopo lo stacco del piede dal suolo;
  • Movimenti delle braccia ridotti;
  • Movimenti del tronco limitati;
  • Cadenza elevata;
  • Appoggio iniziale di Avampiede;
  • Leggera inclinazione di tutto il corpo in avanti a partire dalle caviglie;
  • Leggera flessione del ginocchio al momento dell’appoggio del piede al suolo;
  • Angolo della gamba di circa 0° o leggermente positivo.

In questo video vediamo nella pratica qual’è lo stile corretto, per farlo prendiamo spunto dalla campionessa Dibaba.

Coaches e runners possono ovviamente utilizzare queste indicazioni in molti modi, allo scopo di migliorare gradualmente il loro stile di corsa. L’utilizzo degli ultimi orologi da corsa che misurano anche la cadenza, oltre che il battito cardiaco, è un buon metodo per gestire il passo, per esempio. Come detto più volte in questo Blog (leggi anche questo articolo), la cadenza è il primo parametro da dover prendere in considerazione per poi migliorare gli altri parametri. Correre scalzi o con scarpe minimaliste può anche essere di grande aiuto ma se partite da un Drop da giraffe evitate di fare il passaggio troppo velocemente o vi ritroverete infortunati.

Altri suggerimenti utili sono l’utilizzo di ripetute ad alte velocità che ci permettono di impostare questi parametri quasi automaticamente ed imparare a gestirli. Anche utilizzare una “partenza” in posizione da Centometrista e conservare l’inclinazione iniziale durante la fase di accelerazione, risulta essere un buon allenamento neuromuscolare per “addestrare” il nostro corpo a rimanere inclinati in avanti. Anche esercizi che mirano al rinforzo eccentrico del grande gluteo e ad aumentare la flessibilità dell’anca possono essere di grande aiuto. Le modalità di allenamento possono essere diverse, ma le vedremo insieme nel canale YouTube dedicato (ancora non attivo).

In ultima analisi una Gait Analysis computerizzata o semplicemente (più facile ed altrettanto buona) una videoripresa, ci permettere di visionare al meglio i nostri progressi ed il nostro cambio di stile.

Ovviamente se non rispettiamo esattamente questo stile non vuol dire necessariamente una prestazione peggiore. Esisto anche differenze individuali tra le persone, e spesso molti ottengono ottimi risultati anche correndo poggiando prima il tallone in fase di appoggio! 🙂

Run Better, Run Faster

Dott. Basile Enzo

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