I Falsi Miti delle Scarpe da Running

La Ricerca Scientifica in materia di scarpe da running ci ha fornito risultati sorprendenti…ma sorprendenti in che senso? Semplicemente stanno sfatando molte delle convinzioni che i runners hanno riguardo le loro scarpe. Per esempio, l’inutile importanza che diamo nell’avere i migliori brand (la marca di una scarpa) per correre bene e prevenire gli infortuni, il fatto che più la scarpa è costosa è più siamo sicuri che ci faccia correre meglio, la durata effettiva delle nostre calzature, e l’effettiva utilità dell’appoggio rinforzato e/o ammortizzato a livello del tallone. Molte delle cose scritte qui di seguito, creeranno sicuramente commenti negativi; ma se solo avessimo il coraggio di allontanare dalla mente le frasi rassicuranti delle grandi marche mentre ci vendono le loro scarpe, e sopratutto avessimo il buonsenso di smetterla di fidarci del sentito dire portato avanti da decenni, potremmo intuire che forse ciò che leggerete in fondo, è più vero di quanto immaginiate.

Più la suola ammortizza bene, meglio è……sicuro?

E’ difficile spiegare queste nozioni con parole semplici, ma ci proveremo, in modo tale da rendere comprensibile a tutti il succo del discorso.

scarpa runningLa soletta superammortizzata della scarpa da running viene vista nell’immaginario collettivo come un mezzo per diminuire la forza d’impatto del piede al suolo, sopratutto se l’appoggio viene eseguito di tallone. Studi scientifici e trial clinici seri condotti allo scopo di verificare questa affermazione ci hanno rivelato che in realtà non è così che funzionano le cose, almeno non sempre. La ricerca ci sta dicendo che le suole ammortizzate hanno solo un piccolo, quasi irrilevante effetto, sull’assorbimento delle forze d’impatto; in più i runners semplicemente tendono a cambiare la loro responsività muscolare in relazione al tipo di terreno ed alla durezza dell’appoggio (fattore dipendente anche dal tipo di soletta che portiamo), e come conseguenza a queste correzioni fatte automaticamente dal nostro sistema nervoso, tutte le scarpe tendono ad avere lo stesso livello di ammortizzamento.

Ovviamente non possiamo pensare all’ammortizzamento come ad un fattore legato solo al nostro tallone o mesopiede quando tocca il suolo, ma come l’insieme di tutte quelle dinamiche che permettono alla nostra gamba di gestire il carico del nostro corpo e la risposta del terreno ad ogni nostro passo.

Inoltre una suola “troppo ammortizzata” cambia la percezione che i nostri piedi hanno del terreno, rendendola praticamente identica a prescindere dalla reale composizione di esso, che sia asfalto, terra o pista.

Quando corriamo su un terreno rigido, il nostro corpo automaticamente si irrigidisce per bilanciare meglio le forze ad ogni passo; al contrario quando corriamo su un terreno più “morbido”, il nostro sistema nervoso capisce che può alleggerire la tensione a livello muscolare in previsione di una minore forza d’impatto. La stessa cosa avviene quando indossiamo delle scarpe con solette che troppo “morbide ed alte”: il nostro cervello recepisce un suolo non rigido anche se magari stiamo correndo sull’asfalto; così facendo la tensione muscolare risulterà diminuita anche se non dovrebbe esserlo. Come conseguenza la forza d’impatto risulterà maggiorata per via del mancato e corretto aggiustamento neuromuscolare in risposta all’effettivo carico subito dalla nostra gamba.

Più ammortizzata è la suola, più la forza d’impatto al suolo sarà amplificata….

Non ci lamentiamo se poi ci vengono talloniti, tendiniti ecc….

Se il mio piede è pronato, compro delle scarpe apposite che mi permettono di ridurre la pronazione…ci credi veramente?

Shoe_Safe_RangeLe “tecnologie antipronazione” presenti nelle scarpe da corsa sono state ricollegate ad un maggior grado di pronazione a livello del piede durante la corsa…Rileggi quello che c’è scritto prima…Si hai letto bene! Una struttura rigida a livello del tallone sopratutto sul lato interno, presente in quasi tutte le scarpe che dovrebbero correggere la pronazione, in realtà, durante il contatto del piede al suolo, funge da leva rigida che accelera medialmente l’intero calcagno che intanto ha iniziato la sua naturale pronazione, aumentando la pronazione totale anche molto più velocemente di una scarpa meno alta e meno rigida posteriormente.

Le scarpe antipronazione, aumentano la pronazione totale del piede….

Al massimo posso correre con le mie scarpe per 400-500 km…se lo dici tu!

fisioterapia runnerQuando una soletta diminuisce il suo potere ammortizzante tramite l’usura, e di conseguenza diventa più elastica e meno resistenza alle forze di compressione, in realtà permettere al piede di riacquisire un maggior controllo in fase di appoggio, e di conseguenza diminuire la probabilità d’infortunio. Questa affermazione è da collegare direttamente al discorso fatto in precedenza sull’effettiva utilità delle solette moderne. In realtà, al pari di un guanto con la mano, esse diminuiscono la sensibilità totale del piede durante i vari carichi aumentando la probabilità di infortunio in modo significativo, dato che il nostro piede non è più in grado di bilanciare in modo corretto ogni funzione muscolare.

Con ciò non vogliamo assolutamente dire di tenervi le vostre scarpe per altri 1500 Km di corsa, ovvio che l’usura è un fattore importante; semplicemente forse dovremmo ritardare un pò il momento in cui buttare le nostre scarpe o trasformarle in scarpe da giardinaggio..tutto qui.

Le nostre scarpe durano più di quanto ci fanno credere…

Più le scarpe costano, più sono sicure…basta crederlo!

Interessantissimo uno studio condotto in Svizzera in cui vengono esaminati ben 5038 runners dediti ad una competizione di 16 Km da preparare in 16 mesi. A tutti viene chiesto quanto hanno pagato le loro scarpe e successivamente viene esaminato il numero di infortuni subiti nel periodo di allenamento e i giorni di stop dall’attività. Inaspettatamente i migliori risultati in termini di assenza di infortuni, furono stabiliti da chi aveva speso meno soldi per le sue scarpe…insomma, chi aveva comprato le scarpe al mercato o da Decathlon aveva avuto minori infortuni! Ciò cozza in maniera vistosa con il preconcetto che molti hanno sul dover comprare per forza scarpe costose e super-tecnologiche per correre bene e prevenire infortuni. Mentre in questo studio, in cui si analizzano ben 5038 (non 58 ma 5038) atleti, si dice l’esatto contrario.

Altri studi hanno verificato l’effettiva differenza di “ammortizzamento” dei carichi tra scarpe delle migliori marche  e scarpe meno costose, ma ugualmente da runner! Risultato? UGUALE. Ovvio che scarpe più costose hanno anche molte altre caratteristiche e di conseguenza su altri aspetti (ancora non studiati) potrebbero essere superiori, ma non sembrano sicuramente essere importanti in termini di riduzione degli infortuni.

“Non vogliamo farvi cambiare idea, vogliamo insegnarvi solo a non fidarvi di quello che vi dicono sulle vostre scarpe..”

Dott. Basile Enzo

5 commenti

Pasquale

Ho trovato il vostro articolo veramente esaustivo, nonché convincente. Sono un runner che ha sempre prestato attenzione a ciò che calzava, ora sono un po’ spaesato, ma credo che abbiate ragione sulle scarpe da acquistare, provvederò!

    Dott. Basile Enzo

    Ti ringrazio. Mi sono limitato a descrivere i fatti sotto una lente clinica. Non voglio dire che tutte le scarpe che abbiamo comprato finora siano inutili, ma perlomeno che non sono come ce le descrivono nel brand marketing. Saluti.

Milena

Ma dottore. Ad esempio chi come me ha il piede che cede all’interno non ha bisogno di una scarpa specifica o basterebbe farsi prescrivere da un medico dei plantari? Con scarpe tipo decathlon dita nere e vescica dell’arcata. Ne ho provate diverse poi ho ceduto e sono andata in negozio specializzato grazie Milena

    Dott. Basile Enzo

    Salve. Purtroppo mi è difficile risponderle tramite un messaggio in un Post, senza visitarla. Il piede “che cade all’interno” (detto pronazione) non porta obbligatoriamente alla formazione di vesciche e sopratutto a problemi circolatori. Spesso la causa di tante problematiche è anche la Tecnica con la quale si corre.

Ferdinando

Spendo fortune per le scarpe e purtroppo il dubbio mi era già venduto. Adesso che ho il supporto di un medico proverò anch’io a lanciarmi in qualche acquisto “diverso” o almeno non buttare le scarpe tanto presto. Grazie

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