Infortuni muscolari e recidive nello Sport: COSA NON SAPEVI
Chi pratica sport con una certa assiduità spesso va incontro nel corso dell’anno a vari tipi di infortunio, dalla distorsione allo strappo muscolare. Tra i vari tipi di problematiche ve ne sono alcuni, tra i quali lo stiramento, la pubalgia nel calciatore, la fascite plantare nel podista, legate ad un sovraccarico funzionale che “troppo” spesso fanno fatica a guarire nonostante i numerosi tentativi di trattamento; molto più spesso sembrano guariti per poi ripresentarsi anche a distanza di poco tempo.
In ambito clinico, superato un certo quantitativo di tempo variabile in base allo studio scientifico preso in considerazione o all’opinione dell’esperto, il problema diventa cronico, rendendo “l’uscita da tunnel dell’infortunio” un obiettivo quasi irraggiungibile che scoraggia molti atleti ed anche molti terapisti: che sia la conseguenza di un trauma muscolare mal trattato, o che sia un evento lesivo apparentemente guarito ma che rimane sintomatico, il dolore da sovraccarico o da stiramento muscolare (RSI) una volta comparso spesso non sembra regredire ma permane e spesso peggiora nel tempo.
Quello che i pazienti e molti terapisti non sanno è che:
1.Nella maggioranza dei casi non esiste un’infiammazione! In molte tendenti, pubalgia, ecc.. tranne che nell’episodio acuto, all’esame istologico sono presenti alterazioni strutturali ma in assenza di processi infiammatori, almeno non quello che si intende per infiammazione.
2.In quasi tutti gli atleti affetti da traumi da stiramento muscolari non esiste un alterazione biomeccanica o muscolare, almeno non come ce la descrivono in molti. Industre di Riabilitazioni Posturali e Ginnastiche correttive e Funzionali che falliscono miseramente nel trattamento di queste affezioni croniche.
3.La maggior parte di questi problemi si risolvono utilizzando come prima opzione di trattamento il risposo, nient’altro. Solo in seguito gli atleti possono essere riabilitati in maniera opportuna.
4.Il dolore è spesso solo di natura muscolare, e tale struttura deve essere trattata.
5.Gli infortuni recidivanti giocano un ruolo negativo sulla psiche dell’atleta, innescando diversi processi mentali che non fanno altro che perpetuare la problematica. Ciò non vuol dire che il Dolore è tutto nella tua testa, ma in parte si!
Affrontare le recidive nello Sport non è cosa semplice, né per l’atleta, né per il fisioterapista che ti segue. Ma il primo passo da fare è quello di analizzare al meglio la situazione del singolo atleta e prendere la migliore decisione di caso in caso evitando inutili, e spesso pericolosi, trattamenti.
(Traduzione parziale dell’articolo “Repetitive Strain Injuries Tutorial” in PainScience.com)
Dott. Basile Enzo
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